Quello tra i nidi e le scuole dell’infanzia e l’ospedale della città è un dialogo che prosegue da anni, coinvolgendo di volta in volta diversi reparti con cui – anche con il coinvolgimento dei Consigli Infanzia Città – sono stati realizzati progetti comuni.
Sono dialoghi speciali, in cui bambine e bambini si pongono come interlocutori sensibili, che, grazie alla loro visione poetica, propongono nuove strade e possibilità, in un luogo apparentemente deputato al solo pensiero adulto.
All’ospedale si nasce, ci si cura, si fanno amicizie.
L’ospedale deve essere bello, colorato, profumato: si sente l’odore di bambino.
In questo video, bambine e bambini tratteggiano l’ospedale della città, come appare ai loro occhi, con parole e grafiche. Un racconto emozionante, in cui cogliere le conversazioni come occasioni preziose per conoscere gli immaginari dei bambini e fare in modo che gli adulti li possano mettere in circolo in una virtuosa dinamica di gruppo.
Le immagini che sotto scorrono sono alcuni appunti tratti dal un progetto della Scuola comunale dell’infanzia E. Balducci nato grazie ad un invito che, Maurizio, un genitore del Consiglio Infanzia Città, ha rivolto alla scuola per costruire un dialogo con l’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
Dopo un momento di confronto tra gli insegnanti, l’atelierista e la pedagogista si è deciso di accettare questa sfida etica. Cosa vuol dire, infatti, proporre a bambini di quattro e cinque anni di incontrare un luogo così complesso e delicato come l’ospedale che nell’immaginario collettivo racchiude una molteplicità di sentimenti e incarna emozioni così contraddittorie?
Il progetto si è concluso con un’installazione al primo piano del Centro Oncologico ed Ematologico Reggio Emilia e nel corridoio dei Poliambulatori: una traccia permanente della cultura dell’infanzia in città.